Paola G.:

Nonostante la sua proverbiale pigrizia, Valerio Di Stefano è riuscito, in poco tempo e quasi per scherzo, a realizzare il progetto di raccontare un mondo complesso e controverso, quello della scuola. Dove tutto quello che è vero è fantastico e tutto quello che è fantastico è vero. Il risultato è un racconto divertente, amaro, ironico, profondo. Con un pizzico di follia.

Pasquale R.

Se comperare un libro è “indicativo”, leggerlo è “imperativo” e, con una buona dose di forza di volontà mi sono approcciato al libro di Valerio Di Stefano.
Che dire?
Ho avuto quello che mi aspettavo: mi ha fatto sorridere, ridere, in alcuni tratti è stato esilarante ed il tutto condito da citazioni e rimandi incredibili.
Ho avuto quello che non mi aspettavo: tutta una serie di frasi e luoghi che mi hanno fatto venire in mente tante di quelle “scellonate” che mi sono dovuto reprimere.
Mi dispiace per Valerio ma, se la mia teoria sui premi nazionali che ricevono gli scrittori abruzzesi e che ho chiamato pomposamente “eredità siloniana” dovesse rivelarsi vera, il suo libro avrà solo tanti lettori.
La teoria prevede che solo un libro che parla di disgrazie (da Fontamara all’Arminuta e per finire con vita, morte e miracoli di bonfiglio liborio) può ricevere un premio nazionale.
Grazie Valerio per avermi fatto passare del tempo in modo intelligente e godibilissimo
N.B. quando non ritrovi il segnalibro, anche una “stajella” può sostituirlo

Pasquale A.

Caro Valerio, con una pandemia e una guerra in corso, le tue descrizioni paradossali, le esilaranti situazioni limite in cui ci fai imbattere continuamente, il farci stare sospesi tra realtà e irrealtà… riescono a toglierci un po’ di pensieri tristi e a mettere in moto emozioni positive. Ne abbiamo davvero bisogno!
Trovare il lato comico e ridere “come si deve” dei problemi quotidiani ci fa tornare anche alla spensieratezza e alla libertà della fanciullezza e a dimenticare per un po’ tutto ciò che è pesante intorno a noi. Una lettura quindi che raccomando a coloro che lavorano nella nostra scuola, da sempre musona e seriosa. Gentile poi il tuo ringraziamento espresso nei miei confronti.